L’uomo-edificio del coreano Joonhong Min torna ad avere una Virtual Gallery realizzata da Dantebus in veste fashion con una mostra sull’ansia sociale del post-pandemia
Un’esposizione 3D, fruibile online dal 27 febbraio, dove l’artista ritrae edifici al posto dei volti dei soggetti, per trasmettere il peso legato all’isolamento dell’individuo nella società contemporanea
L’artista coreano Joonhong Min presenta la serie Utopian Complex (2021) e Consternation Fashion Style (2023) nell’innovativa Virtual Gallery realizzata da Dantebus Edizioni, un’esposizione che si affida alla tecnologia 3D per offrire ai visitatori un ambiente immersivo composto da stimolazioni visive e uditive.
L’uomo-edificio, protagonista delle opere dell’artista e simbolo della pandemia e del post-pandemia, era già stato ospitato in una precedente Virtual Gallery di Dantebus con la serie Quarantine Diaries (2020), per rappresentare l’isolamento dell’uomo durante il periodo pandemico. Sulla scia di quest’ultima, si sviluppano le due serie esposte nella nuova mostra. In Consternation Fashion Style, le figure esprimono il senso di ansia e pressione sociale derivato dal Covid e che l’artista ha provato nel tornare alla vita reale dopo la quarantena.
Gli elementi caratteristici di queste opere sono gli edifici che sostituiscono la testa dei soggetti ritratti. “Per la realizzazione delle mie opere, ho tratto ispirazione dall’ambiente urbano e da arredamenti di lusso” commenta Min. Consternation Fashion Style è una serie di dipinti raffiguranti individui privati della propria identità, con indosso abiti dai colori accesi che richiamano le grafiche pubblicitarie presenti nelle grandi città.
A proposito della scelta dei soggetti, l’artista commenta: “Ho utilizzato figure umane ambigue in termini di sesso ed età, per rappresentare un individuo anonimo. La scelta di utilizzare la vernice acrilica per questi disegni è legata all’esigenza di esprimere il mio stato d’animo generato dalla vita in città. Gli edifici montati sulle teste dei protagonisti delle opere esprimono la condizione attuale dell’uomo nelle grandi metropoli”.
In Utopian Complex, l’uomo-edificio di Min viene spogliato completamente di tutti i suoi abiti. Le figure sono protagoniste di scene di vita quotidiana che esprimono la disarmante routine di tutti i giorni e i problemi della società contemporanea. Tra gli elementi impiegati rientrano i materiali da imballaggio e da costruzione inutilizzati, per rievocare stanze e città dai colori vividi. Il soggetto di Min è un individuo che si isola e viene isolato da una società contemporanea competitiva.
La Virtual Gallery che ospita le opere è un nuovo concept Dantebus di Galleria 3D. Tale nuovo modello ha le sue radici in un preciso progetto di unione tra arte e tecnologia concepito da Andrea Rosario Fusco, Ceo di Dantebus, ben prima della pandemia ed è il frutto del lavoro di un team di esperti, tra videomaker, grafici, programmatori, montatori e sviluppatori, che ha reso possibile questo viaggio tridimensionale ed estremamente realistico. Attraverso l’uso della tecnologia 3D e della musica immersiva, la Virtual Gallery accompagna l’osservatore in un suggestivo viaggio tra le opere d’arte. Il formato video online su YouTube permette all’utente di fruire della mostra con i propri tempi e ogni volta che lo desidera.
Dantebus coniuga tecnologia/virtuale (social per artisti, app personalizzate per artisti, videopoesia, Virtual Gallery) ad un contesto reale e fisico di prestigio. La mostra di Min sarà, infatti, trasmessa anche nel centro di Roma sugli schermi della Galleria Dantebus Margutta, un contesto espositivo situato al civico 38 di Via Margutta, una delle strade d’arte più storiche ed importanti al mondo.
La Galleria Dantebus Margutta e Dantebus edizioni nascono da un social network per artisti che ad oggi conta oltre 100.000 iscritti tra pittori, scrittori, fotografi, fumettisti ed artisti digitali.
Joonhong Min
Joonhong Min è un artista coreano, con base a Londra e Seoul. Il suo lavoro riguarda principalmente il disegno e le sculture di edifici della città con l’uso di colori minimi, principalmente in bianco e nero.
Min ha studiato alla Slade School of Art, una delle principali istituzioni d’arte nel Regno Unito che promuove l’arte sperimentale orientata. Questo ha fornito a Min un’introduzione ai temi chiave che esplora nel suo lavoro, vale a dire nozioni di successo e avidità. C’è una competizione senza fine tra le persone ossessionate dal successo delle grandi città. Questo coltiva un ambiente volatile e ansioso per Min. La sua composizione metodica delle linee su una superficie piana dipende dal tipo di architettura che varia da un edificio all’altro.
Artista multimediale
Min ha approfondito il mondo dell’installazione e dei media visivi. Usa carta da imballaggio e materiali da costruzione inutilizzati precedentemente usati per creare città. Raccoglie questo spreco dalle strade e poi lo segue riassemblando i materiali accumulati secondo la sua visione. Attraverso questi metodi, cura installazioni tridimensionali per mettere in discussione come i ricordi urbani collettivi e personali incorporati negli oggetti fondanti alterino la percezione della città da parte delle persone.
Riconoscimento internazionale
Min ha preso parte a numerose mostre personali e collettive a livello internazionale. Le sue opere gli hanno conferito prestigiosi premi come il premio Jerwood Drawing e la sua lista di candidati per il premio Ashurst Emerging Artist tra numerosi altri.
La Galleria Dantebus Margutta
La Galleria Dantebus Margutta non è frutto di una scelta improvvisa, ma di un sogno partito da lontano.
Nel maggio 2016 Dantebus lancia on-line il suo social per artisti (scrittori e poeti – fotografi – pittori – fumettisti – artisti digitali), innovativo, multilivello, universale, senza barriere, tutto made in Italy, che ha ottenuto un grande successo di pubblico. Il social, che nel gennaio 2023 ha mandato on line la propria versione di ultima generazione e ad oggi conta circa 100.000 artisti iscritti, è totalmente gratuito.
Nel 2018 nasce La Casa Editrice Dantebus, prima casa editrice nata da un social network per artisti. La Casa Editrice unisce editoria tradizionale di qualità (i libri vengono realizzati con carta di pregio e rilegatura a filo refe) a sviluppo tecnologico (App personalizzata per ogni artista, Galleria Virtuale 3D, Sito Personalizzato all’avanguardia, videopoesia).
Mancava un luogo d’arte fisico dove Dantebus potesse incontrare ed esporre i propri artisti. Per tale motivo, si è resa necessaria l’apertura di una Galleria d’Arte fisica. Nasce così la Galleria Dantebus Margutta sita in via Margutta, 38 a Roma
La Galleria Dantebus Margutta, che è anche una libreria/art book, è essa stessa un’opera d’arte. Nasce dall’attenzione al dettaglio, dalla cura delle luci, dalla professionalità dei commessi, dall’amore per il colore che impregna le pareti e dall’originalità dell’arredamento. Una vetrina su strada, dal fascino antico, nel cuore della capitale, che apre, al suo interno, le vie dei sensi, nei profumi, nel sapore e nella presenza tattile della “vera bellezza”, che oggi più che mai non va smarrita, ma ritrovata e condotta al cuore.
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