Karin Ann portavoce ribelle della Generazione Z dei paesi dell’Est, lancia il nuovo singolo “Looking at Porn” per sensibilizzare il pubblico italiano sui regimi conservatori e i pregiudizi
Il nuovo video, girato a Roma, con la regia di Simone Peluso che ha diretto i Maneskin, si avvale della collaborazione di Matt Schwartz, produttore musicale e songwriter di fama internazionale (ha lavorato con gente del calibro di Robbie Williams, Kylie Minogue, Trevorn Horn e altri)
CREDITS
Composer: Matt Schwartz, Karin Ann
Lyricist: Karin Ann, Matt Schwartz
Production: Matt Schwartz
Master & Mix: Chris Lord-Alge
ISRC: SKAQ72200001
Label: 3amRecords
PER ASCOLTARE IL BRANO
Punta ancora sull’Italia, con un videoclip girato a Roma, Karin Ann, idolo della generazione Z dell’Est Europa, paladina dei diritti LGBT+, dei diritti delle minoranze e contro i regimi conservatori, che sta scalando le classifiche di tutto il mondo, per il lancio del nuovo singolo “looking at porn”.
La giovane artista slovacca con il nuovo singolo “looking at porn” affronta il tema dell’hate speech in tono divertente e satirico, giocando sugli stereotipi, i conflitti generazionali e i pregiudizi dei regimi conservatori dei paesi dell’Est. Un successo segnato anche dalla collaborazione con Matt Schwartz, produttore musicale e songwriter aglo-israeliano di fama internazionale e che vede il ritorno in Italia della cantautrice per la registrazione del nuovo videoclip.
“looking at porn” è una sfida agli hater, “la canzone è una divertente risposta a un brutto periodo in cui stavo ricevendo tanti messaggi di odio sui social” afferma Karin Ann, e aggiunge “ci sono passata sopra e la vicenda è diventata l’ispirazione per creare un pezzo che affrontasse l’argomento con leggerezza, usando stereotipi e un tocco satirico; mentre scrivevo avevo in mente quegli uomini di mezz’età che spendono tutte le loro giornate online a rovesciare odio sulle nuove generazioni”.
“Un grazie a Matt produttore, compositore e autore di testi musicali riconosciuto in tutta Europa per le sue collaborazioni con artisti di grosso calibro, che ha saputo comprende molto bene la mia visione creativa ed è molto abile nel far emergere quei lati della personalità che le persone spesso reprimono per vergogna o paura di esporsi” spiega Karin Ann.
Come per il primo singolo “We are friends, right?” anche per questo secondo brano la cantante slovacca sceglie Roma come meta per girare il videoclip dedicato. La direzione artistica è affidata a Simone Peluso che vanta di un’esperienza notevole nell’ambiente musicale italiano e che ha curato in passato importanti progetti per nomi come Fedez, Blanco e gli stessi Måneskin.
Karin su “looking at porn”:
“L’ho scritta in un periodo in cui ho ricevuto molto odio ed è una specie di divertente messaggio sarcastico alle persone che mi odiavano. L’ho superato scrivendo una canzone divertente ed è raccontata in modo satirico attraverso stereotipi, come uomini di mezza età che non hanno niente da fare nella vita se non odiare le ragazze adolescenti”.
Sulla collaborazione con Matt Schwartz: (produttore musicale e paroliere anglo-israeliano)
“Penso che Matt capisca molto bene la mia visione creativa e gli piace anche tirare fuori dalle persone lati che sono troppo spaventati per esplorare se stessi. Mi ha sicuramente dato molta più visione e comprensione dell’industria musicale e della creatività ed è stato in grado di mostrarmi diversi lati creativi di me stessa”.
Il video:
“Quando stavo scrivendo la canzone con Matt, ci stavamo inventando dei testi e la maggior parte delle volte mi veniva in mente qualcosa che si riferiva direttamente al testo specifico che avevo appena scritto. È diventato un concetto molto divertente che ho deciso di seguire”
INTRODUZIONE ALL’ARTISTA
Karin Ann è una giovane cantante di origine slovacca. La 19enne è divenuta celebre per aver vinto la categoria “Scoperta dell’anno” allo Zebrik Awards a Praga, uno dei premi piú ambiti nella repubblica ceca. A maggio 2021 vince il “Munich Music Video Awards” con il video del suo pezzo “Babyboy”. I suoi brani vengono spesso passati in radio in Germania e nell’Est Europa, la cantante tocca un’ampia gamma di temi come la parità di genere, la vita e la tossicità dell’amore e la salute mentale. Argomenti avversi alla Slovacchia conservatrice. Paladina dei diritti umani e LGBT, lo scorso luglio, la giovane cantante ha portato la celebre canzone Babyboy in onda sulla televisione nazionale polacca sollecitando la difesa dei diritti LGBTQ a cui dedicò la canzone. Durante l’esibizione ha tirato fuori dalla tasca, in segno di uguaglianza, una bandiera arcobaleno e l’ha mostrata alla telecamera.
Karin Ann è stata la prima slovacca ad apparire sul Billboard a Times Square a New York City.
Il New York Times ha descritto la cantante più volte come la voce della Generazione Z.
La prestigiosa testata tedesca BILD ha detto che Billie Eilish dovrebbe iniziare a preoccuparsi dell’arrivo sulle scene di Karina Ann. Spotify l‘ha scelta come testimonial per il programma internazionale “Equal Music Program”, e l’ha inclusa nelle loro playlist editoriali.
Il suo ultimo singolo, “we’re friends, right?”, è stato inserito nella playlist Equal Global di Spotify insieme ad altrettante note artisti e, dopo solo un mese dalla sua pubblicazione, ha già ottenuto 650mila streams su Spotify.
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